Il Covid-19 sta avendo l’effetto di uno shock sull’universo del largo consumo non alimentare: la chiusura forzata per il lockdown combinata con il timore del contagio espresso dagli italiani, con il calo del potere d’acquisto delle famiglie e con la preoccupazione per il futuro stanno avendo pesanti ripercussioni su tutto il comparto, come emerge dall’analisi dell’Osservatorio Non Food 2020.
Da questo studio emerge una situazione molto critica che avrà un impatto pesante sui consumi non food e sulla rete commerciale: il 2020 sarà un anno con vendite in forte calo in tutti i 13 comparti merceologici analizzati (con la sola esclusione dei prodotti di automedicazione), e che colpirà soprattutto i prodotti di cancelleria, l’abbigliamento e le calzature, il bricolage e l’edutainment.
Questi dati sono il frutto di alcune tendenze di fondo:
- La mancata ripartenza dei consumi durante la fase 2: tra maggio e giugno il recupero della domanda è stato solo parziale e limitato ad alcuni settori.
- Le previsioni negative per i mesi a venire: se durante il lockdown il 75% dei consumatori aveva effettuato almeno un acquisto non alimentare, a tre settimane dalla fase 2 solo il 60% degli intervistati era tornato in uno store fisico non alimentare.
- La paura del contagio continuerà a influire in modo importante sia sulla frequenza di visita dei punti vendita, sia sulle scelte degli store da visitare, e potrebbe determinare anche nuovi comportamenti strutturali di visita e acquisto. A rischio appaiono soprattutto i centri commerciali: il 68% dei frequentatori abituali prevede di andarci di meno, principalmente per il timore di dover fare troppe file a causa dei protocolli di sicurezza.
La grande incognita di questo scenario è la ripresa economica, che condizionerà in modo decisivo l’andamento degli acquisti non alimentari. Il 45% degli intervistati si dice abbastanza preoccupato per il futuro e, per questo, intenzionato a comprare solo i beni non alimentari necessari, rimandando o evitando gli acquisti giudicati superflui. A farne le spese saranno soprattutto articoli di arredamento e grandi elettrodomestici.