La pandemia da Covid-19 ha colpito trasversalmente diversi settori, non ha fatto eccezione il mercato dell’auto italiano che ha chiuso il 2020 con un calo di immatricolazioni del 14,9% a dicembre (sono state immatricolate solo 119.563 autovetture) e del 27,9% da inizio anno.
Il 2020 è stato definito l’anno nero dell’auto, il mercato europeo nel 2020 ha perso un quarto dei suoi volumi. Infatti le immatricolazioni in Europa, compreso anche il Regno Unito, sono calate di oltre il 24%, il calo di immatricolazioni più consistente è stato registrato in Croazia (42,8%).
Osservando le performance dei principali attori del mercato il brand maggiormente colpito è stato il marchio Ford, ha subito un calo del 31,7%. Volkswagen nell’anno 2020 ha perso il 21,7% delle immatricolazioni, Fca 26% e il Gruppo Psa 30,3%. L’azienda tedesca Bmw e la coreana Hunday perdono nell’anno rispettivamente il 19,2% e il 21%. Mentre Toyota ha avuto un calo contenuto delle immatricolazioni (13%).
A gennaio 2021 in Italia sono state 134 mila le immatricolazioni di nuove autovetture, il 14% in meno rispetto allo stesso periodo del 2020. I dati divulgati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in merito ai primi 10 modelli immatricolati mostrano una predominanza del brand Fiat. Sono state 12.088 le Fiat Panda immatricolate nel gennaio del 2021, al secondo posto della classifica c’è la Toyota Yaris con 4.284 immatricolazioni, mentre al terzo nuovamente un brand italiano Lancia Ypsilon con 4.047 auto nuove immatricolate.
Nello stesso periodo di gennaio 2021 sono stati registrati 259.244 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -23,5% rispetto a gennaio 2020.
Secondo il Centro Studi Promotor il calo globale del mercato dell’auto è stato contenuto grazie agli incentivi, questa risposta positiva degli italiani agli incentivi denota la propensione di acquistare automobili, nonostante i disagi e le preoccupazioni economiche. Autovetture nuove, magari elettriche o ibride per giovare dei risvolti positivi in termini di inquinamento e di sicurezza stradale.
I dati di gennaio 2021 secondo l’Unrae rappresentano una conferma della stima dell’associazione secondo la quale nel 2021 il mercato dell’auto italiano registrerà una crescita del 9%, ma un ritorno ai livelli pre-Covid (2019) potrà verificarsi non prima del secondo semestre 2022.
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