L’industria del tessile e dell’abbigliamento è il settore che con la sua ingentissima produzione ha il maggior impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo, infatti questo settore contribuisce in modo significativo, con le sue 1,7 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno, alle emissioni globali di gas serra. Ciascuno di noi, quando decide di acquistare vestiti, dovrebbe considerare l’impatto ambientale che possono avere i materiali indossati. Con questo articolo, ti mostreremo come l’azienda Primark, dopo il lancio della linea Primark Cares, abbia annunciato i primi passi in avanti in materia di utilizzo di cotone sostenibile a tutela dei consumatori.
Cotone sostenibile: significato e caratteristiche nell’abbigliamento
Il cotone organico è coltivato con regole che impongono agli agricoltori di non utilizzare pesticidi e sostanze chimiche tossiche. L’assenza di fertilizzanti nella coltivazione del cotone consente un risparmio d’acqua del 95% e riduce il riscaldamento globale del 46%. Nel rispetto di una produzione di abbigliamento ecologica, per ottenere un cotone sostenibile vengono utilizzati saponi vegetali e coloranti naturali. I tessuti in cotone sostenibile dunque sono confortevoli, morbidi e traspiranti ed anallergici.
Il programma sul cotone sostenibile di Primark
L’azienda Primark lancia il suo primo programma di utilizzo del cotone sostenibile nell’anno 2013, aiutando gli agricoltori a coltivare il cotone mediante pratiche agricole nel rispetto dell’ambiente, e controllando ogni fase del processo produttivo fino a raggiungere nell’autunno 2022 un totale di 60 milioni di prodotti realizzati con cotone sostenibile. La tracciabilità è un aspetto fondamentale per le catene di approvvigionamento aziendali, infatti, nel 2018 l’azienda pubblica sul suo sito ufficiale la mappa globale delle filiere, che mostra i siti produttivi dei fornitori. Il Primark Sustainable Cotton Programme mira ad assicurare entro il 2027 che le fibre in cotone di tutti i capi d’abbigliamento del brand siano biologiche, riciclate e sostenibili. Attualmente solo ⅓ dei prodotti Primark è realizzato in cotone sostenibile grazie a pratiche agricole rigenerative, che utilizzando le risorse idriche in modo più efficiente e migliorano la biodiversità delle fattorie, per garantire la produzione di capi d’abbigliamento che durino di più.
Primark: cotone sostenibile significa davvero sostenibilità?
Sebbene l’azienda abbia adottato questo impegnativo programma dedicato all’utilizzo di cotone sostenibile questi sforzi da soli non bastano il cotone sostenibile non è per definizione biologico, è necessario anche intervenire nei principali settori di impatto ambientale lungo la propria catena di creazione di valore (ad esempio, in ambito di consumo di acqua, inquinamento idrico, protezione del clima e prodotti chimici.
Invece, la collezione realizzata in collaborazione con Recover mostra anche capi in plastica recuperata, ma non c’è un’effettiva sostenibilità di tutti i materiali utilizzati. Oltre questi aspetti, non si può parlare di sostenibilità a 360° in quanto l’azienda nel suo programma non ha annunciato alcuna modifica del ciclo di vita del prodotto e la durabilità dei prodotti ai lavaggi al momento riguarda solo i denim. Aspetto alquanto controverso è riguarda poi lo smaltimento di 57.000 tonnellate di rifiuti tessili prodotti nell’anno 2021, di cui 54.000 sono stati riciclati senza menzionare le modalità. Infine, riguardo l’impegno dell’azienda nella riduzione del consumo d’acqua, fonte principale per la produzione di cotone sostenibile, non sono disponibili dati effettivi.
Certificazioni e qualità dei prodotti Primark
Nel fast fashion, ogni azienda presenta informazioni sulle certificazioni dei prodotti realizzati a tutela dell’ambiente, ma nel caso di Primark questa è presente solo per alcuni capi d’abbigliamento come i jeans certificati Cradle To Cradle. Il colosso retail adotta una politica di prezzi bassi per rendere i prodotti accessibili a tutti i consumatori, ma non c’è traccia di un impegno specifico per la diffusione di un modello di consumo più responsabile. Pertanto, se da una parte l’impegno di rendere sostenibili i reparti produttivi è una priorità per il colosso del fashion retail, dall’altra si sono ancora presenti tanti punti di criticità su cui è necessario lavorare.
Abbiamo visto insieme i punti di forza e debolezza dell’azienda Primark. Quali sono, secondo te, i brand del settore abbigliamento che si stanno impegnando di più per la sostenibilità ambientale? Quali sono le idee più innovative in questo settore? Se il nostro articolo ti è stato utile condividilo sui tuoi profili social.