La situazione sanitaria di emergenza dovuta al Covid-19 ha aperto nuovi scenari, portando tante aziende ad implementare tecnologie digitali che hanno reso possibile lavorare da qualsiasi luogo. Le Indagini di mercato hanno dimostrato che nel 2022 oltre il 45% delle aziende ha adottato forme di smart working. Cosa ha spinto le aziende italiane ad implementare lo smart working per i propri dipendenti?
Come si è diffuso lo smart working in Italia nel 2022: i numeri nel dettaglio
In Italia nel 2022 lo smart working è stato utilizzato in modo consistente, seppure in misura inferiore rispetto al 2021 e 2020. I lavoratori da remoto nel 2022 sono stati circa 500 mila per le piccole medie imprese e la pubblica amministrazione, mentre 1.8 milioni di smart worker erano operanti nelle grandi imprese. Ricerche di mercato dimostrano che la modalità smart working è presente per il 91% nelle grandi imprese, le quali registrano in media circa 9.5 giorni di lavoro da remoto al mese. Una tendenza opposta si riscontra nelle PMI, dove lo smart working rappresenta il 48% delle realtà aziendali,dunque circa 4.5 giorni di lavoro ogni mese sono svolti da remoto. Le indagini di mercato, infatti, dimostrano che le grandi aziende considerano lo smart working uno strumento efficace per risparmiare costi di elettricità e affitto (circa il 30% delle spese), oltre a migliorare il benessere e l’equilibrio vita privata-lavoro per i propri dipendenti, aumentando così la loro produttività delle ore di lavoro del +20% rispetto alla modalità di lavoro on-site.
Risparmi nello smart working in Italia: per le aziende e i dipendenti
Per le aziende che utilizzano lo smart working, si stima un risparmio di circa 500 euro annui a postazione, garantendo ai propri dipendenti due giorni di lavoro da remoto a settimana. Riducendo invece gli spazi fisici della sede aziendale, questo risparmio aumenta significativamente fino a 2.500 euro l’anno per ogni lavoratore.D’altra parte, lo smart working permette anche ai dipendenti di tagliare i propri costi fissi mensili, legati al carburante, all’abbonamento, all’utilizzo di mezzi pubblici. Quindi, effettuando due giorni a settimana in smart working, le ricerche dimostrano che ciascun lavoratore potrebbe risparmiare circa 1.000 euro l’anno, ma bisogna, di converso, considerare anche l’ aumento dei consumi energetici domestici, stimato in circa 400 euro l’anno. Pertanto, il risparmio complessivo netto si aggira intorno ai 600 euro annui. Ultimo fattore di risparmio legato all’utilizzo di lavoro agile è legato al tempo, il tempo che il lavoratore impiega raggiungere e rientrare dal proprio posto di lavoro. Secondo uno studio, una giornata di smart working permette ai lavoratori di risparmiare un tempo equivalente a 7 giorni di attività l’anno. Questo tempo risparmiato negli spostamenti potrebbe essere reinvestito dalle aziende premiando i propri lavoratori per aver contribuito alla redditività aziendale, ma attualmente solo il 15% delle aziende prese in esame sul campione analizzato ha adottato iniziative come benefit e rimborsi.
Previsioni e cambiamenti: lo smart working in Italia nel 2023
Diverse indagini di mercato stimano che per l’anno 2023 lo smart working in Italia si diffonderà sempre di più, con un aumento del numero di aziende che adotteranno questa modalità di lavoro. Questa tendenza riguarderà soprattutto le grandi aziende, dove prevale una cultura organizzativa incentrata sulla flessibilità, sulla fiducia organizzativa e sulla digitalizzazione. L’aumento del lavoro agile in Italia, come verificato da più indagini di mercato, è legato all’incremento dei costi di approvvigionamento delle materie prime, dell’energia e del trasporto.Ciò porterà le aziende a rendersi sempre di più conto delle opportunità legate al lavoro agile sia in termini di risparmio sia in termini di sostenibilità ambientale legata alla riduzione delle emissioni di CO2.
Il cambiamento delle modalità lavorative sembra sempre più imprescindibile per aumentare la produttività e trovare un corretto equilibrio lavoro e vita privata. Cosa ne pensi dello smart working? e qual è la tua esperienza?